mercoledì 11 febbraio 2009

Il silenzio dell'inverno mi racconta che....


Qui piove e non smette e come ogni anno fra il silenzio delle vigne e i venti di provenza, tra l'umido che imperterrito entra nelle case, regalando alla Sicilia un volto diverso, si potano le vigne, si legano i tralci e il vino si travasa.
Come ogni anno questo è il momento in cui si inizia a capire meglio l'annata, assaggi il primo vino che non è più fermentativo, e rileggi un anno intero nelle sue trame.
Lo travasi e lo desti dal suo sonno, lo risvegli per rigenerarlo in parte, chiuso nelle sue botti che respira.
E finalmente tra un 2008 che si compone, ti accorgi che un SICCAGNO 2006 è nel suo momento forse più bello, con quei profumi di terra e dd fuoco, che da frutto si evolvono man mano in terziari e senti che il vino si adagia nella sua forma migliore....sì, perchè è ora che ti rendi conto che i vini vanno tenuti in cantina il più possibile, se possono permetterselo. E' dopo qualche mese di bottiglia e tutto si ricompone, ritrovando quello che cercaci in principio.

Febbraio: è pronto IL FRAPPATO 2007, i primi assaggi, ed è sempre un'emozione, scovare nei volti della gente, un' opinione, una critica, un sorriso. Per 2 anni l'hai tenuto dentro, per te, lo conosci solo tu, l'hai accompagnato. Adesso condividi. Apri le bottiglie e ogni assaggio è una sorpresa e niente c'è di più bello di questa sensazione, tra sollievo e aspettativa riuscita.
Cerco di rappresentare un territorio, cerco di mostrare un annata e questo 2007 e figlio di Vittoria, dei suoi terreni calcarei, sapidi e minerali. Come spesso mi dicono non è Siciliano, o almeno non lo sembra, forse troppo poco muscoloso, forse troppo sinonimo di quella femminilità, io aggingerei maschile che in parte mi porto dietro, forse un po' selvatico, come d'altronde questo territorio, forse è UVA SPREMUTA E MESSA IN BOTTIGLIA e a me piace, sentire un lato nascosto di questa Sicilia, che in fondo è anche questo. Forse è figlio di quell'uva che a 21 anni mi ha riportato qui per legarmi a questi vigneti, perchè l'unica che mi ha fatto sognare e vedere oltre.
Ops, questa è una vera e propria dichiarazione d'Amore nei confronti del Frappato.....ma non mi vergogno affatto! Dico sempre che il vino è uno straordinario catalizzatore d'energia tra gli uomini che ci porta con fortuna spesso a condividere un'emozione...e io questo sto facendo adesso.

"T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra."
P.Neruda